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Estrema violenza contro la popolazione civile saharawi nei territori occupati del Sahara occidentale



La Croce Rossa Internazionale non assume il proprio impegno a proteggere prigionieri e civili in tempo di guerra, come stabilito dal diritto internazionale umanitario.

La guerra raggiunge i civili. Dopo il ritorno alle armi nel Sahara occidentale, gli attacchi contro la popolazione civile saharawi da parte delle forze di occupazione marocchine si sono intensificati. Solo questa settimana, sono stati perpetrati i seguenti oltraggi:

Ghali Bouhala, un attivista per l'autodeterminazione, è stato rapito nella città occupata di Laayoune dalla polizia mentre svolgeva lavori di manutenzione in una moschea. Lo hanno portato a casa con la testa in un sacchetto di plastica. Hanno sfondato la porta, terrorizzando sua madre e sua sorella, perquisito la casa, sfondato le porte delle stanze, rubando i cellulari. Hanno picchiato sua madre e sua sorella, mentre strangolavano Ghali davanti a sua madre con una bandiera della RASD trovata in casa e lo hanno portato via in macchina.

Mohamed Nafaa Boutasoufra, anche lui attivista, è stato rapito dalla polizia in modo simile, anche a Laayoune. Lo hanno portato in casa, buttando giù la porta e perquisendo tutto. La sua ubicazione è ancora sconosciuta.

Mohamed Salem Ayyad Ali Al Fahim è scomparso il 15 gennaio 2021. La famiglia ha chiesto informazioni all'ospedale e alla polizia. Niente. 22 giorni dopo, il 5 febbraio, il corpo del figlio è stato ritrovato nell'obitorio di un ospedale di Laayoune in stato di decomposizione. 

Sultana Jaya, l'attivista già nel 2007 la polizia marocchina le aveva cavato un occhio in una manifestazione,  continua a essere perseguitata.  Lei e sua sorella Ouaari sono agli arresti domiciliali dal 87 giorni nella città occupata di Bojdour.  Il commissario del quartier generale della polizia di Bojador  Abd Hakim Aamir, sabato 13 febbraio 2021 l'ha ferita gravemente nell'occhio buono mentre manifestava davanti alla sua casa insieme alla sorella. La famiglia, sia le due sorelle che la madre, sono costantemente attaccate e ferite dalle forze di occupazione.

Questo aumento della repressione ha spinto una nota del Fronte Polisario che chiede al Governo spagnolo di intervenire con urgenza per chiedere al governo marocchino di porre immediatamente fine a queste violenze e garantire la protezione del popolazione saharawi e rispetto del diritto internazionale umanitario.

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