Il Presidente della Repubblica e Segretario Generale del Fronte POLISARIO, Brahim Gali, ha affermato nella conferenza stampa tenutasi dopo l'incontro con il Presidente algerino, che “il popolo Saharawi continuerà la sua lotta fino a quando i suoi diritti legittimi saranno applicati alla legalità internazionale”.
Al termine dell'incontro con il suo omologo algerino Abdelmayid Taboune, che ha considerato "un incontro amichevole e fraterno”.
Il presidente Gali ha dichiarato alla stampa che, “a seguito della violazione da parte del Marocco del cessate il fuoco firmato con il Fronte Polisario, il 13 novembre 2020 il governo della Repubblica Saharawi ha dichiarato guerra per ottenere il suo legittimo diritto alla libertà e all'indipendenza”.
Gali ha ribadito che "le Nazioni Unite non hanno mancato di attuare il piano di insediamento e l'organizzazione di un referendum di autodeterminazione a causa dei continui ostacoli posti dalla parte marocchina. Ha denunciato il silenzio della comunità internazionale di fronte all'intransigenza del Marocco e alle sue continue violazioni dei diritti umani contro civili saharawi”.
Il presidente Gali ha denunciato "le varie pratiche repressive e le violazioni marocchine contro le donne saharawi e le loro aggressioni quotidiane", ha invitato e organizzazioni internazionali per i diritti umani a cercare modi per accedere a questo territorio occupato illegalmente.