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Il ministro degli Esteri spagnolo Arancha Gonzalez Laya ha sottolineato mercoledì la posizione "costante" della Spagna sul conflitto nel Sahara occidentale, che si basa principalmente sul "rispetto delle risoluzioni delle Nazioni Unite".

Ganzalez, in un discorso al Congresso dei Deputati (camera bassa del Parlamento), ha affermato che la posizione spagnola sul Sahara occidentale è "costante, non è cambiata, non cambierà e si basa sul multilateralismo e sul rispetto degli standard internazionali e delle risoluzioni delle Nazioni Unite".

Lo ha detto il ministro rispondendo alle domande del Partito popolare (PP) e del partito basco EH Bildu sulla crisi con il Marocco.

Lo scorso maggio, migliaia di migranti, tra cui diversi minorenni, sono confluiti illegalmente nella città spagnola di Ceuta.

La maggior parte dei quali è stata costretta a tornare in Marocco, ma vi sono ancora oltre 1000 minori marocchini. Secondo i media marocchini, oltre il 90% delle famiglie interessate si è rifiutato di tornare in Marocco.

Le autorità di Ceuta hanno accusato il Marocco di aver manipolato i minori per esercitare pressioni su Madrid dopo aver ricoverato il presidente saharawi Brahim Gali in un ospedale spagnolo per cure.