La Russia ricorda che la decisione di Trump sul Sahara occidentale mina il quadro giuridico riconosciuto per la risoluzione dei conflitti, che prevede la determinazione dello status finale del territorio attraverso un referendum libero ed equo.
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zajarova ha ribadito il rifiuto di Mosca della decisione dell'ex presidente degli Stati Uniti Doland Trump di riconoscere la presunta sovranità del Marocco sul Sahara occidentale.
Il funzionario russo ha spiegato durante una conferenza stampa a Mosca che la decisione dell'amministrazione statunitense mina il quadro giuridico internazionale generalmente riconosciuto per la soluzione del conflitto nel Sahara occidentale, che prevede la determinazione dello status definitivo di questi territori, attraverso un referendum patrocinato dalle Nazioni Unite.
A questo proposito, il portavoce del ministero degli Esteri russo ha sottolineato che la posizione di Mosca sulla questione del Sahara occidentale non è cambiata e la sua soluzione può essere raggiunta esclusivamente attraverso l'attuazione delle relative risoluzioni dell'Assemblea generale.
Zajarova ha sottolineato che la ripresa dei negoziati diretti tra il Marocco e il Fronte Polisario, con la mediazione delle Nazioni Unite, e la nomina di un nuovo inviato contribuirebbero a promuovere il processo di pace nel Sahara occidentale.
