L'attivista saharawi per i diritti umani nel Sahara occidentale, Sultana Sidi Brahim Khaya, ha ritenuto la comunità internazionale responsabile delle gravi violazioni commesse contro di lei dalle autorità marocchine che assediarlo con la forza la sua casa a Boujdour.
In un messaggio rivolto a varie organizzazioni ONU per i diritti umani, l'attivista saharawi ha denunciato le violazioni a cui lei e la sua famiglia sono state esposte sin dal primo giorno degli arresti domiciliari, come segno di ritorsione per il loro attivismo nel Sahara occidentale.