L'eurodeputato Pernando Barrena Arza ha rivolto una serie di domande all'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, per spiegare la posizione dell'Unione sull'attuale escalation della repressione marocchina e violazione dei diritti umani nel Sahara occidentale.
Nella lettera indirizzata all'Alto Rappresentante, Pernando Barrena ricorda che “dalla fine del cessate il fuoco da parte del Marocco con l'attacco ai civili saharawi, il regno alawita ha aumentato la pressione contro la popolazione saharawi, arrivando a vessazioni permanenti contro gli attivisti che denunciano l'occupazione nel Sahara occidentale.
Il membro del gruppo The Left denuncia il caso di Sultana Khaya, sua sorella e sua madre, che soffrono per l'assedio permanente della loro casa e che non possono ricevere visite.
Ha anche denunciato che le forze di sicurezza marocchine hanno fatto irruzione nella sua casa distruggendola e che hanno violentato lei e sua sorella con i manganelli.
Denuncia anche il caso di Mina Baali, attivista Isacom, agli arresti domiciliari dal 7 maggio, che denuncia anche di essere stata brutalmente picchiata dalla polizia militare marocchina.
Data la preoccupante situazione e l'offensiva marocchina contro la popolazione civile, anche il membro dell'Intergruppo a sostegno del popolo Saharawi al Parlamento Europeo chiede a Josep Borrell di chiarire se l'Unione Europea ha contattato il regime marocchino "a causa del deterioramento delle diritti nel Sahara occidentale, e in particolare per le aggressioni sessuali contro gli attivisti saharawi".
Pernando Barrena Arza ha anche chiesto all'Alto Rappresentante dell'Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza di discutere se “la situazione attuale influisca sulla necessità per la Missione delle Nazioni Unite per il Referendum nel Sahara Occidentale - MINURSO - di monitorare la tutela dei Diritti Umani nel Sahara occidentale".
Infine, l'eurodeputato chiede di rispondere se l'attuale escalation "da parte dell'occupante marocchino nel Sahara occidentale sia una base sufficiente per attivare la clausola per la tutela dei diritti umani nell'accordo commerciale UE-Marocco".