La professoressa Ingrid Mitton, avvocato dei prigionieri politici saharawi del gruppo Gdeim Izik, ha rivelato che sono stati sistematicamente torturati dai servizi di sicurezza marocchini, su istruzioni e ordini delle alte autorità del Regno del Marocco con l'obiettivo di vendicarsi.
La sig.ra Mitton ha affermato, in un intervento durante un seminario sui prigionieri politici in Marocco, che "il fatto rilevante è che tutti i prigionieri della Primavera araba in Marocco, nonché i prigionieri politici saharawi, il gruppo Gdeim Izik e altri, sono stati oggetto di rappresaglie da parte dei servizi di sicurezza e dei giudici, che agiscono secondo le istruzioni che giungono dall'alto potere, ricorrendo a metodi spregevoli e indegni.
Nel suo discorso, l'avvocato francese ha confermato che i membri del gruppo Gdeim Izik stanno combattendo pacificamente per i loro diritti e che dai loro processi è emerso che i giudici non erano indipendenti.
La signora Ingrid Mitton ha concluso il suo discorso al seminario affermando che "le bugie di Májzen sulla presunta democrazia e libertà di espressione in Marocco sono ancora una volta confutate", aggiungendo, la Corte ha messo false prove al caso dell'accusa.
Va notato che l'avvocato francese Ingrid Mitton è stata sottoposta a violenze ed espulsione dall'interno della Corte d'Appello di Salé (Marocco) da parte dei membri della polizia marocchina.
Le è stato anche impedito di entrare in territorio marocchino per visitare i suoi clienti in carcere. come nel caso della signora Claude Mangin, moglie di Neema Asfari.
